DILEMMA SCAMBIO IMPORTO: PER ORA BASTA REGISTRARE IL DISPOSITIVO

7 Nov 2025 | Gestionale ristorante, News, Registratore di cassa, Servizi

Dal 1° gennaio 2026 entrerà in vigore la legge sullo scambio importo.
Per il momento, per adempiere agli obblighi e risultare in regola, è necessario registrare i
dispositivi POS
sul portale “Fatture e Corrispettivi” dell’Agenzia delle Entrate, indicando l’indirizzo
dell’unità locale.


In pratica, non è obbligatorio attivare lo scambio importo sul gestionale o collegare fisicamente il
POS
al registratore fiscale: è sufficiente procedere con la registrazione sul portale.


LA PROCEDURA DOVRÀ ESSERE ESEGUITA AUTONOMAMENTE O, PREFERIBILMENTE,
DAL VOSTRO COMMERCIALISTA, CHE POTRÀ VERIFICARE LA CORRETTEZZA DEI DATI.


In ogni caso, è già possibile effettuare il collegamento fisico del POS al gestionale o al registratore
fiscale, con il nostro intervento tecnico.
Questo sistema consente di inviare automaticamente l’importo da pagare al POS, evitando di
doverlo digitare manualmente e garantendo maggiore sicurezza nella dichiarazione dell’importo e
della tipologia di pagamento (elettronico o contanti).


Cosa fare per adeguarsi


Individua gli identificativi: recupera gli identificativi univoci del tuo POS e del tuo
registratore telematico.
Accedi all’area riservata: entra nella sezione “Fatture e Corrispettivi” del portale
dell’Agenzia delle Entrate.

Registra e collega i dispositivi: esegui la registrazione e il collegamento, specificando
l’indirizzo dell’unità locale.
Verifica i documenti: assicurati che i documenti commerciali riportino correttamente le
modalità e gli importi dei pagamenti elettronici.
Aggiorna in caso di variazioni: se sostituisci o aggiungi nuovi dispositivi, ripeti la
procedura di aggiornamento.


Perché è importante


Obbligo di legge: a partire dal 1° gennaio 2026 sarà un requisito legale per tutte le attività
che accettano pagamenti elettronici.
Trasparenza e tracciabilità: il collegamento automatico assicura che ogni transazione sia
registrata e trasmessa all’Agenzia delle Entrate.
Prevenzione frodi: la nuova misura mira a ridurre l’evasione fiscale e a garantire una
maggiore trasparenza degli incassi.
Sanzioni: il mancato adeguamento comporterà sanzioni pecuniarie e, in caso di violazioni
gravi, la sospensione dell’attività

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